FAQ

Risposte alle domande frequenti

 

I sistemi combinati si possono considerare un’alternativa valida ai sistemi senza gabbie?

No, i sistemi combinati (o “convertibili”) non sono un’alternativa adeguata ai veri sistemi senza gabbie. Infatti, sono strutture multipiano dotate di cancelletti che, se aperti, consentono agli animali di muoversi liberamente ma, se chiusi, trasformano il sistema in un allevamento in gabbia convenzionale.

Quando i cancelletti sono chiusi, le galline si trovano confinate a una densità di allevamento paragonabile a quelle delle normali gabbie di batteria. Per di più, i sistemi combinati non presentano alcune delle caratteristiche fondamentali che promuovono il benessere delle ovaiole nei sistemi senza gabbie, essendo dotati di cancelletti interni e pareti divisorie che impediscono il movimento libero.

Vanno evitati anche i sistemi ad accesso selettivo, che confinano le galline in aree particolari dei diversi livelli (per esempio, impedendo l’accesso al pavimento). Le galline devono poter avere accesso a tutti i livelli, pavimento compreso, in ogni momento e dovrebbero essere agevolate a muoversi sia sullo stesso livello che tra un livello e l’altro.

Le risorse di seguito spiegano dal punto di vista scientifico i vantaggi della transizione ai sistemi senza gabbie e illustrano il parere di Compassion sui sistemi combinati:

Qual è la differenza tra sistemi non in gabbia, sistemi all’aperto e sistemi al pascolo? (applicabile solo agli Stati Uniti)

Negli Stati Uniti, diciture come “allevamento non in gabbia”, “allevamento all’aperto” e “allevamento al pascolo” sono prive di definizione legale. Dato che non ci sono norme apposite rispetto a numerose caratteristiche del sistema di allevamento, sta al produttore dimostrare al Dipartimento dell’agricoltura statunitense di adottare migliori standard di benessere.

In genere, nei sistemi non in gabbia le galline sono allevate all’interno di un capannone, a terra oppure in un sistema multipiano, e in alcuni casi hanno accesso all’esterno, in altri no. Se allevate in sistemi di questo tipo, le galline hanno la possibilità di esprimere comportamenti naturali come stendere le ali, grattare e fare bagni di polvere, possibilità che è preclusa nei sistemi in gabbia con un’alta densità di allevamento.

I sistemi all’aperto devono necessariamente offrire accesso all’esterno, ma non ci sono norme apposite riguardanti le condizioni e le caratteristiche dello spazio all’aperto. I sistemi al pascolo sono generalmente considerati quelli che offrono i migliori standard di benessere, perché lo spazio a disposizione per ogni animale è maggiore che nei sistemi all’aperto.

Poiché queste diciture sono prive di una definizione legale, è essenziale studiare e applicare i requisiti previsti da autorevoli schemi di certificazione di benessere animale. Per ulteriori informazioni sulle certificazioni di terze parti e i requisiti previsti, consultate la pagina “Learn the Labels” sul sito web di Compassion in World Farming.

Quali sono le differenze tra le diverse categorie di uova?

Nel report EggTrack di quest’anno monitoriamo quattro diverse categorie di uova, come definite nella sezione Metodologia.

L'impegno dell'azienda verso l'abbandono delle gabbie e i progressi fatti devono essere disponibili pubblicamente? 

Sì, affinchè vengano inclusi nel report EggTrack, gli impegni e le successive comunicazioni dei progressi devono essere resi pubblici (e non comunicati privatamente). La trasparenza è uno degli elementi essenziali di EggTrack, perché la divulgazione pubblica dei progressi è la dimostrazione che l’azienda si ritiene responsabile degli impegni assunti. Non solo, è un segnale a investitori, clienti e altri stakeholder della serietà nel perseguire gli obiettivi di approvvigionamento responsabile. La divulgazione dei progressi è utile anche a dimostrare che l’azienda ha attribuito la giusta priorità ai propri impegni nell’ambito del benessere animale.

Perché devo comunicare i dati riguardanti le uova acquistate e non le uova vendute?

Le comunicazioni devono riguardare tutte le uova utilizzate nelle filiere dell’azienda; in caso contrario, i dati non sarebbero pienamente rappresentativi dei volumi totali di uova acquistate e non indicherebbero in modo trasparente le quantità di uova provenienti da sistemi in gabbia.

Se i progressi sono scarsi o nulli oppure se l’influenza aviaria ha causato un’inversione di tendenza, devo comunicare ugualmente i dati di progresso?

È in ogni caso preferibile comunicare pubblicamente i dati. Infatti, l’assenza di comunicazioni può essere giudicata in modo negativo, soprattutto se manca una spiegazione chiara di quali sono i fattori all’origine dello stallo. Non avendo dati aggiornati da esaminare, le parti interessate potrebbero concludere che l’azienda abbia deciso di rinunciare a perseguire i propri impegni, quando invece continua a fare progressi, ma più lentamente di quanto auspicato.